La regista, anima del Franco Parenti di Milano: «Abbiamo realizzato una mini tournée con tre spettacoli di qualità che gireranno nei teatri parrocchiali delle nove zone».
Se lo spettatore non va al teatro, il teatro va dallo spettatore. Andrée Ruth Shammah ha bene in mente il famoso assioma di Maometto e la Montagna. Di montagne nella sua vita, questa signora di ferro del teatro ne ha smosse tante. Adesso, che i tempi sono di nuovo duri, che la sua compagnia è in «esilio» nel capannone di via Tertulliano in attesa (ma per quanto?) dei promessi restauri alla sede storica del «Franco Parenti», Shammah non molla. Anzi rilancia. Ed è pronta a raccontare il suo nuovo progetto ai lettori in un «Faccia a Faccia» che si terrà in Sala Montanelli giovedì 10 alle ore 18.30.
«Il trasloco temporaneo in periferia, in una zona molto popolare, piena di gente, ha avuto i suoi risvolti positivi. Abbiamo scoperto un nuovo, bellissimo, pubblico. Il teatro è pieno ogni sera di gente che, in gran parte, forse non sarebbe mai venuta in una sala in centro. Perché in una città grande e faticosa come Milano, alla sera l’idea di riprendere l’auto, spostarsi, trovare un parcheggio, fa passare spesso la voglia di uscire, di andare a vedere uno spettacolo. È così che mi sono detta: se uscire di casa è tanto faticoso, perché non provare a portare noi il teatro sotto casa?»
Sembra l’uovo di Colombo...
«Lo è. E non posso neanche dire di averlo inventato io. Alla fine degli anni ’60 il Piccolo Teatro fu l’antesignano del cosiddetto "decentramento", il teatro di qualità portato nelle periferie sotto il tendone. Adesso i tempi sono cambiati, ma Milano è una città ricca di risorse segrete. Per esempio le sale parrocchiali. Spazi tra i 150 e i 500 posti, tenute in modo decoroso, spesso dotate di un buon palcoscenico. Una realtà aggregativa presente e attiva in tutte le nove zone di Milano».
Insomma, l’idea è di trasformarle in veri teatri?
«Almeno per una sera ogni tanto. Per ora coinvolte sono dieci sale. In ciascuna di queste il Teatro Franco Parenti porterà, in una sorta di tournée cittadina, dal 14 febbraio al 14 aprile, alcuni dei migliori spettacoli della sua stagione. Per cominciare ne abbiamo scelti tre: "Tango di luna" con Luciana Savignano, "Pericolosamente amicizia", due atti unici di Eduardo De Filippo che ho messo in scena io stessa, e "Il riformatore del mondo" di Thomas Bernhard con Gianrico Tedeschi. Grandi nomi, perché a questo nuovo pubblico vogliamo offrire il meglio».
Grandi nomi a loro volta subito disponibili.
«Di più, direi entusiasti. Tedeschi poi mi ha ricordato di aver cominciato la sua carriera proprio in un teatro parrocchiale. Ed entusiasti sono stati subito anche i parroci, pronti a collaborare insieme con i Consigli di Zona. Infine, c’è il sostegno degli assessorati al Decentramento e alla Cultura».
E la gente? Come l’ha presa?
«Una grande sorpresa. Appena si è sparsa la voce che, in alcune sere, la sala parrocchiale dei loro quartieri si sarebbe trasformata in teatro, la risposta è stata immediata. Il passa parola si è messo in moto, le mamme si sono scatenate negli oratori, molte persone si sono offerte di volantinare gli avvisi nei negozi e nei supermercati... Prima ancora di cominciare sono già arrivate le prenotazioni».
Quanto costa andare a teatro sotto casa?
«Metà prezzo che in centro. Dodici euro un biglietto (contro i 25-30 usuali), riducibili a 6 per alcune categorie. E per chi vorrà vedere tutti e tre gli spettacoli c’è un mini abbonamento».
Il progetto vivrà solo il tempo in cui resterete nel capannone di via Tertulliano o continuerà oltre?
«Continuerà di certo. Per la città è una bella occasione di riqualificare alcune zone e di riavviare il motore della cultura là dove sembra più stanco. Per noi l’opportunità di prolungare la vita cittadina dei nostri spettacoli, di difenderli, di farli vedere a un maggior numero di persone. E dato che in molti han già protestato perché gli spettacoli finiscono troppo presto, entro le 22.30, stiamo pensando in accordo con la scuola di jazz, di metter a punto anche un dopo teatro».
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